FELIPE PANTONE: “Il colore appare solo grazie alla luce, e la luce è l’unica sorgente di vita.”
Felipe Pantone è un artista visuale ispano-argentino. Afferma che i graffiti gli hanno cambiato la vita quando li scoprì a 12 anni, età alla quale cominciò ad interessarsi all’arte. Dopo avere realizzato vari progetti professionali ed essersi laureato all’Università di Belle Arti di Valencia, dove risiede e lavora attualmente, il suo stile ha iniziato a consolidarsi.
La tipografia e l’espressività proprie dell’arte urbana furono la piattaforma da cui l’artista ha intrapreso lo sviluppo di un linguaggio visivo astratto. Attraverso la sua opera evoca uno scontro tra un passato analogico e un futuro digitalizzato sotto un prisma di gradienti di neon, forme geometriche, schemi ottici e griglie irregolari.
Dinamismo, trasformazione, rivoluzione digitale e attualità sono i temi principali della sua opera. Figlio di Internet e risultato di un’esposizione prolungata agli schermi, analizza come lo spostamento dello spettro di luce incide sul colore e la ripetizione.
Fonte Felipe Pantone“Il colore appare solo grazie alla luce, e la luce è l’unica sorgente di vita”, afferma. “La luce e il colore sono l’essenza stessa dell’arte visiva”.
Per Pantone l’arte è una meditazione sulle forme in cui consumiamo informazioni visive. Perciò lavora con vari programmi e applicazioni che si traducono in murales, dipinti e sculture che valorizzano al tatto ciò che sta accadendo nel mondo digitale.
Esponendo nelle gallerie di tutto il mondo, trasformando una Chevrolet Corvette del 1994 in un qualcosa di futurista o dipingendo un murale sulle strade del Barrio del Carmen di Valencia, gli interventi di Pantone sono sempre uniti dall’intersezione tra tecnologia e belle arti.